PAOLO VIOLA
PITTORE
LO SPAZIO INTORNO A ME
Quando parlo di un mio quadro ad un interlocutore cerco sempre di spiegare l’origine di quel soggetto e la motivazione di quella scelta. Generalmente il punto di partenza di un mio lavoro è sempre un’emozione vissuta, una sensazione provata che il mio temperamento frenetico mi impone di trasformarlo in qualcosa di concreto, materiale, stabile nel tempo e soprattutto visibile a tutti.
La seconda fase, quella della costruzione del quadro è sempre molto complessa. Nel tempo che mi è consentito di poter sognare, penso al modo più opportuno per tradurre quella idea, trasparente e dalle forme evanescenti, in un dipinto. E’ la norma per me inerpicarmi in terreni (pittorici) inesplorati, dove cerco di percorrere strade sempre nuove per rappresentare quel sogno. Sì, perché in tutti i sogni c’è sempre la percezione del proprio io, della propria presenza in quel luogo.
E’ proprio questa l’illusione che ricerco: quella di riprodurre quello spazio intorno a me, lo stesso che aveva caratterizzato quell’emozione in quel momento. E’ uno spazio che può contenere sensazioni diverse: un silenzio profondo, un vociare festoso di bambine, una luce che cattura l’attenzione ma anche una sensazione di smarrimento, ad esempio, in un noccioleto senza fine. Rappresentare lo spazio intorno a me è la mia ossessione pittorica e la mia modalità espressiva.
Davanti ai quadri di questa mostra fermati un momento, socchiudi gli occhi e prova ad ascoltare le sensazioni che quei dipinti evocano in te. Il mio desiderio più grande è quello che, nello spazio intorno a me, possa entrare anche tu per provare le stesse mie emozioni.
Asti, giugno 2016